CENNI STORICI DEL BORGO DELLA ROCCA E DEI SUOI PROPRIETARI

Feudo del Vescovo di Tortona, cui succedette nel XII secolo la famiglia dei Signori Ruino di Montepicco a cui si deve la fondazione del compendio storico, quindi nella metà del XIV secolo i Nobili di De Curle. Da questi alla storica nobile famiglia dei Conti Dal Verme del Gran Ducato di Milano.

Successivamente occupato dai mercenari inglesi della Compagnia Bianca al soldo del Marchese di Monferrato nel 1622, ritornò quindi feudo del Vescovo di Tortona che investì la famiglia Grassi quali feudatari.

Nel 1700 la proprietà passò alla nobile famiglia dei Gambarana e quindi di nuovo al Vescovo di Tortona che ne fece monastero. Alla metà del 1800 pervenne ai Baroni de Ghislanzoni.

Il Borgo della Rocca che ancora oggi mantiene il nome storico di Rocca de Ghislanzoni, é ora di proprietà dei Conti Premoli. Il Conte Luigi Premoli sposó la Baronessa Eugenia de Ghislanzoni interrompendo la successione nella proprietá riconducibile ai de Ghislanzoni. Il Conte ‘Gigi’ Premoli ed Eugenia de Ghislanzoni vissero al Borgo della Rocca negli anni 1930 e 1940. Anni della grande passione quale corridore automobilistico del Conte ‘Gigi’ (famose le sue prove di salita sulle strade collinari attorno alla Rocca). Alla guida della vettura monoposto inglese Salmson, modificata e potenziata in uno dei magazzini del Borgo della Rocca (vettura soprannominata ‘Il Salmone’), Luigi Premoli vince il gran premio di Monza categoria vetturette 1100cc diventando campione Italiano della categoria nel 1931. Sua altezza il Principe di Piemonte assiste al gran premio e alla fine della gara consegna la coppa a Luigi Premoli. Successivo banchetto alla Rocca con presente Sua Maestá Il Principe di Piemonte conclude un’annata gloriosa per la famiglia del Conte Luigi Premoli.

Il compendio del Borgo della Rocca ha subito nel passare dei secoli innumerevoli trasformazioni, da feudo e roccaforte, a monastero di clausura per divenire borgo agrario con castello gentilizio.

Arricchito di cappella e di loggiato a doppie arcate per unirlo alla torre merlata a sua volta adattata a torre campanaria verso la metà del XVIII secolo, fú infine occupato durante il secondo conflitto mondiale dalle forze della Wermacht tedesca e utilizzato quale punto radiofonico (postazione Dicat) per avvistare i bombardieri alleati provenienti dal golfo di Genova e diretti a bombardare la città di Milano nel 1944/45.

Oggi il Conte Ludovico Premoli, continua a curare con amore e passione, trasmessagli dal padre il Conte Giancarlo, il Borgo della Rocca, vestigia e memoria storica di una antica famiglia discesa al seguito di Federico Barbarossa in Lombardia, e quivi insignita del titolo di Conti Palatini del Sacro Romano Impero dall’Imperatore.

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